L’inizio della scuola è ormai alle porte!

L’inizio della scuola è ormai alle porte anche quest’anno. Per molti bambini e ragazzi si tratta di un ritorno, positivo o negativo che sia, per molti altri un nuovo inizio. Si tratta di un momento delicato sia per i bambini, sia per i genitori che può influenzare l’andamento di tutto il corso dell’anno. 

I primi giorni rappresentano un momento molto delicato per bambini e genitori perché sono molti i fattori che entrano in gioco, quali esperienze, emozioni, pensieri... Il tema è quello del cambiamento. Affrontare un momento critico, considerandone le dimensioni concrete e quelle emotive.

Concretamente, il ritorno a scuola può avere livelli di complessità molto diversi: può trattarsi di un inserimento al nido, il cambio di classe o di scuola, un anno in cui si prepareranno gli esami finali. Può prevedere un totale sconvolgimento degli assetti del sistema famiglia, in termini di organizzazione di agenda e spazi, o può riattivare un meccanismo già rodato.

Sicuramente riguarda tutti gli attori coinvolti ed è buona cosa non dedicarsi soltanto ai dettagli organizzativi, ma prendere in considerazione anche gli aspetti affettivi legati al momento. Soprattutto se i bambini sono piccoli, il momento dell’inizio della scuola prevede il distacco da una esperienza di vicinanza affettiva e di condivisione, di libertà e gioco, che si è rafforzata durante le vacanze. 

Partire però con il piede giusto permette quindi di evitare molte difficoltà e di promuovere invece un’esperienza il più piacevole possibile. 

Ho pensato quindi di dare ai genitori qualche indicazione di massima da tener presente ora, ma anche durante l’anno scolastico!

 

Ecco dunque in 5 punti come affrontare il ritorno a scuola senza ansie, per i figli ma anche per i genitori!

 

1. Comprendere

Mostrarsi comprensivi nei confronti dei vostri figli, in particolare con coloro che non vivono questo momento con grande gioia.

Frasi del tipo “dai su non fare il fifone” oppure “smettila di fare scenate” sarebbe meglio evitarle.

Dire piuttosto “capisco quanto possa essere difficile per te iniziare la scuola” oppure “anch’io alla tua età avevo paura di…”, oppure ancora “è normale essere un po’ agitati in queste situazioni”.

 

2 . Rassicurare e trasmettere fiducia

Rassicurare sul fatto che voi credete in loro e nelle loro capacità di affrontare eventuali problemi.

Ricordare che sarete al loro fianco per aiutarli in caso di necessità.

Frasi del tipo “in terza avrai maggiore carico di lavoro e di difficoltà” oppure “da quest’anno non avrai più tempo per giocare” sarebbe meglio evitarle.

Anticipare difficoltà e problemi rischia di creare ansia o favorire pensieri di inadeguatezza ancora prima di iniziare. 

Dire piuttosto “cercheremo insieme di garantire quei momenti di svago per te fondamentali”.

 

3. Favorire l’autonomia

È importante che un genitore permetta questa esperienza evitando di sostituirsi al figlio.

Sarebbe meglio evitare di parlare al suo posto, preparargli lo zaino oppure andando alla ricerca dei compiti. 

Il ruolo del genitore è quello di esserci nei momenti di bisogno ma anche quello di stimolare l’acquisizione di autonomie, possibilmente in un contesto relazionale positivo e non attraverso ramanzine.

 

4. Trasmettere rispetto e curiosità

Insegnare a condividere le regole della scuola, dando per primi il buon esempio nel rispettare gli orari e le indicazioni fornite dagli insegnanti. 

Trasmettere il concetto che imparare è un piacere, un valore. Mostrare un atteggiamento positivo verso nuovi apprendimenti, sfogliare un libro insieme, navigare in internet per soddisfare una curiosità può essere un importante momento di condivisione e stimolo.

 

5. Attenzione al bullismo

Uno dei principali motivi di ansia e stress è caratterizzato dal bullismo, fenomeno in espansione in particolar modo tra i 14 ed i 17 anni.

Importante è creare un clima di forte reciproca fiducia tra genitori ed adolescente, che lo aiuti a raccontare anche esperienze subite.

Se esistono sospetti, occorre parlarne con il preside e con lo psicologo della scuola.

 

Conclusioni

La disponibilità ad accogliere anche sentimenti di ansia e timore aiuta a percepire questi sentimenti come “compatibili” con il momento, non assurdi. Questo può essere il terreno da cui poi analizzare nel dettaglio i dubbi e i timori, magari elaborando insieme qualche strategia di fronteggiamento. 

Leggendo questi 5 punti forse avrete pensato: “Beh, sembra facile come seguire una ricetta”, ma non lo è. 

La cosa più utile è mettersi in ascolto empatico e rafforzare uno spazio di confronto tra genitori e figli.

 

Se vi accorgete di aver bisogno di aiuto, non esitate! Si tratta del vostro benessere e di quello dei vostri figli.

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